La Geometria
In termini stretti riguarda lo studio dello spazio e delle sue figure piane e solide.
Lo sapevi anche anche il tessuto serigrafico ha una sua geometria?
Già, perché il tessuto serigrafico ha una sua superficie piana e un suo sviluppo, seppur micrometrico, in ambiente solido: già il tessuto è tridimensionale!
Parlo del tessuto serigrafico ovviamente e non delle sue derivazioni alternative.
Quando si parla di tessuto serigrafico si fa riferimento principalmente a due dati: il numero di fili per cm (o pollice) lineare e lo spessore del filo.
Questi due dati combinati con la tensione applicabile determinano risultati in stampa più o meno di qualità.
Ma questo lo sappiamo: ciò che forse sfugge e per alcuni potrebbe anche non avere grossa importanza è il concetto di geometria del tessuto, i cui fattori fondamentali, appunto sono il numero di fili e il diametro del filo, diametro nominale, cioè prima della tessitura. In base alle geometria del tessuto si avranno risultati in termini di stampa di linee fini, di testi e immagini retinate, di taglio del bordo stampa, di scarico e distribuzione dell’inchiostro, dei parametri di stampa (velocità, inclinazione e pressione), dello spessore dell’inchiostro depositato, del consumo di inchiostro e dei tempi di asciugatura.
Questi parametri si trovano nelle schede tecniche con i termini: apertura di maglia, superficie libera, spessore maglia e volume teorico di inchiostro.
Questi sono dati indispensabili, seppure spesso non visti e mal considerati, per ottenere stampe di qualità e processi di stampa corretti e senza problemi.
Le domande che spesso vengono fatte sulla chiusura delle maglie durante la stampa, sulla scarsa definizione dei tratti, sullo scarso deposito di inchiostro o sulla coprenza irregolare di alcuni inchiostri derivano proprio dalla conoscenza e dalla padronanza di questi dati fondamentali, a partire, appunto, dalla geometria del tessuto serigrafico.